Riforma dello Sport, le novità per ASD e SSD
Riforma dello sport sarà prorogata, con molta probabilità, al 1 luglio 2023 con il decreto milleproroghe di prossima approvazione.
Il Decreto Milleproroghe in sede di conversione è stato interessato da alcuni emendamenti che interessano la Riforma dello Sport. Entriamo con questo articolo nel dettaglio.
In sede di conversione del decreto Milleproroghe, oltre alla proroga dell’efficacia della riforma dello sport (ne abbiamo parlato qui) sono state introdotte delle novità significative:
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- la proroga dei termini di abolizione del vincolo sportivo;
- applicabilità dei nuovi regimi fiscali per i lavoratori sportivi.
Molto importante per il nostro pubblico di riferimento è l’informazione contenuta nel correttivo con riguardo ai collaboratori sportivi ed ai regimi fiscali. I vari regimi fiscali e le diverse fasce di compenso introdotti dalla Riforma dello sport, avranno un cambiamento fondamentale a partire dal 1 luglio 2023 (salvo proroghe).
La convivenza dei 2 regimi fiscali per le collaborazioni sportive nel 2023
Il decreto di conversione del decreto milleproroghe in proposito ha confermato la soglia di esenzione fiscale “complessiva” pari a 15mila euro annui per i compensi sportivi percepiti in tutto il 2023.
Tale precisazione risulta dovuta per la criticità di gestire la prima parte dell’anno – fino al 30/6/2023 con il regime attuale e la seconda metà con le norme che si applicheranno in ossequio del D.M. 36/2021. Ciò a prescindere dalla circostanza che per la prima parte dell’anno i compensi siano assoggettati al Tuir e per la restante parte dell’anno alle norme del decreto di riforma sport.
Abolizione del vincolo sportivo al 1 luglio 2024
Altri interventi riguarderebbero un ulteriore slittamento al 1° luglio 2024 del termine da cui decorre l’abolizione del vincolo. E cio’ in quanto sinora nessuna federazione o disciplina sportiva associata risulterebbe aver recepito tale previsione. Si prevede in capo alle Federazioni sportive e discipline sportive associate l’onere di adeguarsi, con apposito regolamento, entro il 31 dicembre 2023. In caso di mancata regolarizzazione entro l’anno, spetta alla competente Autorità delegata in materia di sport provvedere con decreto. Resta in ogni caso fermo il termine del 31 dicembre prossimo per l’abolizione del vincolo per quei tesseramenti che costituiscono rinnovi di precedenti tesseramenti.
Gli emendamenti approvati non fanno altro che confermare la necessità di un raccordo tra le norme di riforma dello sport. Diversi sono infatti i difetti di coordinamento legislativo, frutto di proroghe e interventi inseriti a più riprese. Si pensi, ad esempio, agli adempimenti sul lavoro sportivo che, in sostanza, consentono agli enti di assolvere all’onere di comunicare le prestazioni di lavoro sportivo in essere direttamente al Registro sport, anziché al centro per l’impiego (articolo 28 del Dlgs 36/21, modificato con il Dlgs 163/22). L’efficacia della citata norma, insieme alle altre del Dlgs 36/21, è stata rinviata al 1° luglio prossimo dal Milleproroghe. Una previsione che rischia tuttavia di creare un corto circuito con quanto già inserito nel correttivo, che invece fissa al 1° aprile la data entro cui dovrà essere emanato di un decreto recante le specifiche tecniche sull’adempimento in parola. (fonte Sole 24 Ore).
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