Lavoro sportivo per i dipendenti pubblici: Fissati i parametri per l’autorizzazione
I dipendenti pubblici devono avere l’autorizzazione dell’Ente Pubblico se vogliono essere intraprendere il lavoro sportivo
Una nuova circolare ministeriale detta le linee guida:
È stato firmato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, il decreto ministeriale con cui vengono fissati i parametri per la gestione delle richieste dei dipendenti pubblici che intendano lavorare nello sport a titolo oneroso.
L’art. 25 co.6 del d.lgs.36/21 aveva tra l’altro sancito l’obbligo di ottenere il lascia-passare dalla P.a. per coloro che volessero intraprendere il lavoro sportivo.
Cosa è stato specificato con la Circolare Ministeriale?
Le 2 condizioni per poter essere autorizzati al lavoro sportivo
La recente circolare ha precisato il dettato dell’art. 25 comma 6 del Dlgs 36/2021 è stata la circolare ministeriale del 14/11/23 con cui viene sottolineato quanto segue:
- Assenza di cause di incompatibilità di diritto, che possano ostacolare l’esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente, in base alla qualifica del dipendente, alla posizione professionale e alle attività assegnate;
- Insussistenza di conflitto di interessi in relazione all’attività lavorativa svolta nell’ambito dell’amministrazione.
Ulteriori condizioni:
- deve essere svolta al di fuori dell’orario di lavoro;
- non deve pregiudicare il regolare svolgimento del servizio;
- non deve intaccare l’indipendenza del lavoratore, esponendo l’amministrazione al rischio di comportamenti che non siano funzionali al perseguimento dei canoni di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa;
- non deve pregiudicare il regolare svolgimento delle attività dell’ufficio cui il dipendente è assegnato (e a tal fine andrà soppesato il tempo e la durata della prestazione di lavoro sportivo).
La procedura per i dipendenti della Pubblica Amministrazione
Il lavoratore sportivo, dipendente della PA, dovrà doverosamente rispettare il seguente iter per non sbagliare, dovrà:
- Produrre una richiesta di autorizzazione da sottoporre all’Ente Pubblico;
- Attendere la risposta da parte dell’ente pubblico, in caso contrario, superati i 30 giorni val in silenzio/assenso;
- Sottoscrivere il contratto di lavoro sportivo (cococo sportivo) con l’ASD/SSD;
- Iscriversi alla gestione separata INPS qualora il compenso superi la no-tax area previdenziale dei 5.000€ annuali.
Il lavoro sportivo dei gruppi sportivi Militari
La disciplina del decreto non si applica al personale in servizio presso i Gruppi sportivi militari e i Gruppi sportivi dei Corpi civili dello Stato quando espleta la propria attività sportiva in quanto militari, e a atleti, quadri tecnici, arbitri/giudici e dirigenti sportivi, appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi Armati e non dello Stato, che possono essere autorizzati dalle amministrazioni d’appartenenza quando richiesti dal CONI, dal CIP, dalle Federazioni sportive nazionali e dalle Discipline sportive associate.
Per le amministrazioni di appartenenza che hanno richiesto ulteriori precisazioni saranno emanate nelle prossime settimane. Il provvedimento è attualmente all’esame degli Organi di controllo per la registrazione.
Alcune informazioni da prendere in considerazione
- per i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno, la prestazione di lavoro sportivo, è considerata prevalente se impegna il dipendente per un tempo superiore al 50% dell’orario di lavoro settimanale stabilito dal contratto collettivo nazionale di riferimento.
- il correttivo bis ha introdotto il silenzio assenso qualora entro 30 giorni la pubblica amministrazione non avesse replicato alla richiesta del dipendente.
Se hai necessità del modulo per la richiesta di autorizzazione del dipendente pubblico segui questo link: https://shop.asso360.it/prodotto/lavoro-sportivo-dipendente-pubblico/
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