Il volontario sportivo: fino a 400 euro mensili per i rimborsi spesa

16 Dicembre 2024

Il DL 71/2024 ha innalzato il valore mensile dei rimborsi che una società sportiva può erogare in favore di volontari. Si passa da 150€ a 400€ al mese. Vediamo le regole da seguire.

Rimborso forfettario o compenso?

Il recente D.L. 71/2024 apporta modifiche all’art. 29, c. 2 del D.Lgs. 36/2021 (riforma dello sport) confermando, però, che le prestazioni dei volontari sportivi non sono retribuite in alcun modo, pertanto si tratta di un mero indennizzo per costi sostenuti in nome e per conto e non la retribuzione per una attività prestata al sodalizio sportivo. Pertanto parliamo di un RIMBORSO e non un COMPENSO.

1. Cosa prevede la normativa

Il Decreto Sport ha introdotto alcune novità significative per i rimborsi forfettari dedicati ai volontari. Le associazioni sportive possono ora riconoscere un rimborso fino a 400 euro mensili, con le seguenti condizioni:

  • Ambito di applicazione: il rimborso si applica solo ai volontari che operano durante manifestazioni ed eventi sportivi riconosciuti. Non è previsto per le attività ordinarie o amministrative.
  • Trattamento fiscale: i rimborsi non concorrono a formare il reddito imponibile, ma devono rispettare i limiti di 5.000 euro annui per obblighi previdenziali e di 15.000 euro annui per quelli fiscali.

2. Chi può beneficiare del rimborso

Il rimborso è riservato esclusivamente ai volontari che contribuiscono agli eventi sportivi riconosciuti dall’associazione. Tra le attività ammissibili ci sono:

  • Supporto logistico (ad esempio montaggio e smontaggio strutture);
  • Assistenza tecnica;
  • Compiti operativi legati all’evento.

Attività amministrative o generiche non rientrano nelle spese rimborsabili. Tuttavia ogni associazione sportiva deve far riferimento ad eventuali regolamenti degli enti di promozione sportiva o delle singole Federazioni. Riportiamo di seguito alcuni regolamenti di Enti di promozione o di Federazioni sportive:

  • Federazione Italiana sport invernali (da qui);
  • Federazione gioco calcio FIGC (da qui);
  • Federazione italiana Vela (da qui);
  • ecc.

Consigliamo, ciascuno in base al proprio Ente di promozione sportiva o Federazione di ricercare il regolamento e provvedere ai passi successivi.

3. Limiti e modalità di erogazione

L’importo massimo mensile che può essere erogato è di 400 euro per volontario. Per ottenere il rimborso, il volontario deve:

  • Presentare una dichiarazione in cui si dettaglia l’attività svolta e la partecipazione all’evento riconosciuto;
  • Sottoporre la documentazione al Consiglio Direttivo, che verificherà la conformità con le normative.

L’erogazione avverrà entro il mese successivo alla prestazione del servizio.

4. Aspetti fiscali e previdenziali

Anche se i rimborsi non costituiscono reddito imponibile, è essenziale monitorare i limiti annui:

  • 5.000 euro annui: soglia per obblighi previdenziali;
  • 15.000 euro annui: soglia per obblighi fiscali.

Superare questi limiti potrebbe comportare ulteriori adempimenti per l’associazione e il volontario.

5. Quali sono i nuovi adempimenti per le Associazioni?

Le Associazioni sportive dilettantistiche devono rispettare specifici obblighi di comunicazione riguardo ai rimborsi forfettari. Ecco i principali adempimenti:

  1. Comunicare i nominativi dei volontari e gli importi dei rimborsi attraverso il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, in un’apposita sezione del Registro stesso.
  2. La comunicazione deve essere effettuata entro la fine del mese successivo al trimestre di svolgimento delle prestazioni sportive del volontario.
  3. Le informazioni trasmesse saranno immediatamente disponibili per gli ambiti di rispettiva competenza all’Ispettorato nazionale del lavoro, all’INPS e all’INAIL.
  4. La comunicazione sarà resa accessibile tramite la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) e attraverso il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione (SPC).

6. Best practice per l’associazione

Per una gestione trasparente ed efficiente, le associazioni dovrebbero:

  • Adottare una delibera del Consiglio Direttivo dettagliando criteri e modalità di erogazione;
  • Mantenere una documentazione accurata delle attività svolte dai volontari e dei rimborsi concessi;
  • Informare i volontari sui limiti e le regole previste dalla normativa.

Conclusioni

I rimborsi forfettari rappresentano un supporto fondamentale per valorizzare l’impegno dei volontari nelle associazioni sportive. Tuttavia, è indispensabile rispettare le regole stabilite dal Decreto Sport per evitare sanzioni e garantire una gestione trasparente. Le associazioni che adottano procedure chiare e conformi non solo rispettano la legge, ma rafforzano la fiducia dei volontari e degli stakeholder.

 

 

 

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