Ristorante gestito come associazione sportiva, accertato dalla Finanza
Un Ristorante si fingeva Associazione Sportiva per non pagare le “tasse commerciali”. Accade a Foligno dopo un accertamento della Finanza ai locali di un ristorante.
La Guardia di Finanza ha scoperto un nuovo caso di “finta associazione sportiva” in Umbria dopo i casi di Bastia Umbra e Foligno di cui abbiamo già parlato in altri articoli. Guarda questo articolo.
Il fatto contestato: ristorante commerciale gestito come ASD
La Guardia di Finanza della Compagnia di Foligno hanno individuato una finta “associazione sportiva” Non profit mascherando un ristorante commerciale. L’associazione sportiva offriva servi di un classico ristorante a tutti gli effetti, tuttavia beneficiava fiscalmente di tutte le agevolazioni fiscali proprie delle Associazioni Sportive.
Ristorante aperto indistintamente a tutti
Nel locale, come riportato da varie testate locali in merito al fatto, si poteva entrare anche senza “la tessera socio” e senza osservare le classiche formalità tipiche di alcuni circoli (domanda di ammissione, tesseramento, privacy, regolamento, ecc.)
Tale Associazione accertata aveva quale scopo sociale “ufficiale” quello dell’organizzazione di tornei di dama, scacchi e freccette.
La Guardia di Finanza, in sede di accertamento, ha redatto le classiche interviste a coloro che fruivano delle attività di ristorazione, cercando di capire la piena consapevolezza di ciascuno circa la natura associativa o commerciale del Ristorante.
Le interviste della Guardia di Finanza
Molte delle persone intervistate dalle Fiamme Gialle hanno confermato le tesi investigative confermando di non essere a conoscenza di essere in una associazione e non in un locale commerciale. Gli intervistati, tra l’altro, non rivestivano la qualifica di SOCIO.
Elementi predittivi del controllo
Il controllo della Finanza si è basato su vari elementi, fra cui, non v’è dubbio, vi siano informazioni ambientali del “passaparola”. Tuttavia la finta associazione veniva pubblicizzata in internet attraverso i vari portali specializzati con recensioni di clienti provenienti da fuori regione.
La pubblicità in internet o la promozione delle attività delle Associazioni attraverso Social Network è sempre più spesso al centro delle indagini della Finanza o dell’Agenzia delle entrate, la quale utilizza tali elementi negli accertamenti e nei contenziosi.
Accertati maggiori ricavi per 150mila e lavoro nero
I Finanzieri, visti tutti gli elementi, ha portato a conoscenza della Agenzia delle Entrate maggiori ricavi per Euro 150.000. Tale maggiore somma pertanto sarà utilizzata come base per il recupero delle imposte dalla Agenzia delle Entrate per maggiore IVA oltre che Irpef e sanzioni.
Tale attività ha fatto emergere anche la presenza di un lavoratore in nero.
Responsabilità degli amministratori dell’associazione
La responsabilità civile e/o penale dell’associazione sarà poi ricondotta a chi ha amministrato l’associazione “in nome e per conto”. Pertanto, non è sempre detto che il presidente/legale rappresentante dell’associazione sia il reale responsabile.
Nei casi di Associazioni senza la personalità giuridica il codice civile prevede con l’articolo 38 prevede che la responsabilità riguarda esclusivamente gli amministratori o i soggetti durante il cui mandato sono stati contratti gli obblighi o i debiti per conto dell’associazione.
La responsabilità non riguarda invece gli amministratori che assumono successivamente la rappresentanza dell’associazione, sicché il semplice avvicendarsi nelle cariche sociali non comporta la trasmissione del debito da un rappresentante all’altro.