Risoluzione Agenzia Entrate sulle Erogazioni Liberali di una Associazione
Erogazioni liberali concesse per produzioni di spettacoli anche per il tramite di un altro Ente.
Con Istanza di Interpello una Associazione Culturale specificatamente coinvolta nella Musica, ha chiesto all’Agenzia delle entrate un parere circa gli introiti provenienti da Erogazioni Liberali.
Il Fatto sottoposto all’Agenzia delle Entrate
L’associazione X è un’associazione senza fini di lucro legalmente riconosciuta e, in base al proprio atto costitutivo, “opera per conseguire e promuovere la realizzazione delle finalità delle associazioni musicali operanti nei teatri… Per il raggiungimento dei suoi fini programma attività ed eventi culturali di vario tipo e si adopera per la raccolta di risorse finanziarie, beni e servizi”.
L’associazione raccoglie fondi per mezzo di erogazioni liberali da parte di persone fisiche, persone giuridiche ed enti.
Tali fondi vengono utilizzati in minima parte per remunerare i musicisti che esercitano lo spettacolo musicale organizzato dalla medesima associazione e per la parte restante, più consistente, sono erogati ad altro ente Y, che svolge attività musicale per mezzo di un’orchestra e che utilizza dette somme secondo le indicazioni vincolanti dell’istante.
Soluzione interpretativa del contribuente: anche se indiretta “produzione” valgono gli stessi benefici.
A parere dell’istante non osterebbe, ai fini della fruizione del beneficio in questione, il fatto che l’elargizione avvenga per la diretta produzione di spettacoli o per la produzione degli stessi per il tramite di altro ente, quale Y, esclusivamente deputato a tale scopo.
La norma relativa alle Erogazioni Liberali per lo spettacolo
L’Associazione prospetta all’Agenzia il pieno rispetto della norma riguardante le Erogazioni Liberali per le Associazioni dello spettacolo e dell’arte Art. 15 lettera i) D.P.R. n. 917 del 1986.
“le erogazioni liberali in denaro, per importo non superiore al 2 per cento del reddito complessivo dichiarato, a favore di enti o istituzioni pubbliche, fondazioni e associazioni legalmente riconosciute che senza scopo di lucro svolgono esclusivamente attività nello spettacolo, effettuate per la realizzazione di nuove strutture, per il restauro ed il potenziamento delle strutture esistenti, nonché per la produzione nei vari settori dello spettacolo. Le erogazioni non utilizzate per tali finalità dal percipiente entro il termine di due anni dalla data del ricevimento affluiscono, nella loro totalità, all’entrata dello Stato (76)”
Il parere dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ritiene che non osti alla fruizione del beneficio la circostanza che la produzione nei vari settori dello spettacolo – cui sono finalizzate le erogazioni liberali – sia attuata anche tramite Y, fermo restando che, ai sensi del medesimo articolo 15 lett. i),
“le erogazioni non utilizzate per tali finalità dal percipiente entro il termine di due anni dalla data del ricevimento affluiscono, nella loro totalità, all’entrata dello Stato”, e, di conseguenza, sarà onere dell’associazione istante verificare l’effettivo utilizzo, da parte di Y, delle erogazioni ricevute per la produzione nei vari settori dello spettacolo.
Ulteriori raccomandazioni dell’Agenzia
L’Agenzia raccomanda ulteriormente che per il fenomeno delle erogazioni a catena l’Associazione che a sua volta concede dette erogazione ad una Associazione terza, non potrà godere di ulteriori facilitazioni sulle somme concesse. Facendo riferimento all’art. bonus D.l. 31/05/2014 n.83.
L’art-bonus consente consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.
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