Detrazioni fiscali per lo sport dei minorenni: cosa fare in caso di genitori separati?
Le quote pagate per la pratica sportiva dello Sport dei Minori godono della possibilità di detrazione dal reddito. Cosa accade quando sono entrambi i genitori a usare il credito d’imposta?
Capita molto spesso la richiesta di cosa accade per la detrazione delle spese sportive dei minorenni quando 2 genitori portano a credito in dichiarazione dei redditi tale spesa.
Prima di addentrarci nella risposta al quesito dell’articolo ricapitoliamo quando è possibile “scaricare” in dichiarazione dei redditi le spese per lo sport. Alcuni accorgimenti sono sempre utili anche per non incappare in errore o contestazione.
Quali sono le “quote sportive” che rientrano nella comunicazione?
Le spese di iscrizione e/o abbonamento ad attività sportive dilettantistiche per ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni sono detraibili ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera i quinquies del testo unico delle imposte sui redditi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dall’articolo 1, comma 319, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Tali spese sostenute per l’attività sportiva del minore danno una detrazione dal reddito per il 19% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 210€ l’anno.
Condizioni per beneficiare della detrazione
Ad oggi, per poter detrarre tale spesa in sede di dichiarazione dei redditi occorre alternativamente:
- Pagare la spesa con mezzo tracciabile (banca, poste, ecc.) obbligatoriamente dal 1 gennaio 2020;
- Farsi rilasciare da ASD, SSD iscritta al Registro del CONI una ricevuta/quietanza di pagamento con i requisiti minimi descritti dalla legge.
Come ripartire la spesa tra i genitori
Nel caso delle spese per lo sport dei minori la ripartizione del credito d’imposta segue le regole normali delle altre spese detraibili. Ovvero la detrazione può essere ripartita tra i genitori specificando la somma detratta da ciascuno di questi.
La spesa complessiva da porre in detrazione non può comunque essere superiore al limite di 210 € per ciascun minore.
La normale ripartizione è del 50% per ogni genitore, eventuale percentuale diversa va annotata sul documento giustificativo la spesa.
Cosa accade nel caso di genitori separati?
La ripartizione delle spese sportive del minore in caso di separazione/divorzio dei genitori segue le indicazioni stabilite nella circolare 11/E del 2007 dell’agenzia delle entrate, ovvero:
- quando l’onere è sostenuto per i familiari a carico, la detrazione o la deduzione spetta al contribuente al quale è intestato il documento che certifica la spesa (è il caso delle spese sportive intestate ad un solo genitore, ovviamente);
se, invece, il documento è intestato al figlio fiscalmente a carico, le spese devono essere suddivise tra i due genitori in relazione al loro effettivo sostenimento; - qualora i genitori intendano ripartire le spese in misura diversa dal 50 per cento devono annotare nel documento comprovante la spesa la percentuale di ripartizione;
- se uno dei due coniugi è fiscalmente a carico dell’altro (è il caso delle spese sportive intestate o sostenute al coniuge a carico), quest’ultimo può considerare l’intera spesa sostenuta, ai fini del calcolo della detrazione o della deduzione.
In particolare, quando l’onere è sostenuto per i familiari a carico, la detrazione spetta al contribuente al quale è intestato il documento che certifica la spesa.
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