Il controllo fiscale dell’Agenzia delle Entrate nelle associazioni
Parliamo in questo articolo del Controllo Fiscale nelle associazione e negli Enti non commerciali predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo qual è l’iter che segue un controllo e quali sono gli elementi tipici che lo contraddistinguono.
Fra i compiti istituzionali dell’Agenzia delle Entrate, vi è quello del controllo del corretto adempimento degli obblighi fiscali dei contribuenti. Come sempre in Asso360 parliamo di Associazioni e Società Sportive, Associazioni Non Profit ed Enti del Terzo Settore.
Le finalità del controllo fiscale è quello di:
- Contrastare fenomeni evasivi;
- Contrastare fenomeni elusivi;
- Favorire l’adempimento spontaneo del contribuente.
Come decide di fare un controllo l’Agenzia delle Entrate?
Le motivazioni alla base del controllo sono molteplici e certamente non sono tutti esplicitati dalla stessa Amministrazione, tuttavia ve ne sono alcuni piuttosto palesi e ricorrenti da considerare nella gestione della propria attività.
Sebbene in questo articolo parliamo di Enti non Commerciali, Associazioni ed Enti del Terzo Settore, tuttavia potrete prenderne spunto per un qualsiasi altro contribuente.
In relazione a questi soggetti vedremo alcuni classici esempi.
Gli strumenti di controllo dell’Agenzia delle Entrate
Per verificare il regolare adempimento degli obblighi tributari, l’Agenzia delle Entrate adotta diversi strumenti di controllo:
- i controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni fiscali;
- gli inviti al contraddittorio e i questionari;
- le attività istruttorie esterne (per esempio, controlli mirati e verifiche fiscali);
- le indagini finanziarie;
- l’attività di tutoraggio nei confronti delle imprese di più rilevante dimensione, ecc….
Qual è l’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate dopo il controllo?
Come indicato in precedenza, L’Agenzia delle Entrate ha lo scopo di identificare evasioni e elusioni.
L’attività dell’Agenzia delle Entrate giunge alla rettifica della posizione reddituale del contribuente che viene formalizzata attraverso l’avviso di accertamento.
L’Avviso di accertamento è un atto con il quale l’Agenzia delle entrate chiude il controllo e rappresenta il risultato dell’attività istruttoria e dei singoli metodi accertativi utilizzati:
- per le persone fisiche, ad esempio, l’accertamento sintetico del reddito complessivo;
- per gli imprenditori ed enti non commerciali, sempre in via esemplificativa, l’accertamento contabile o induttivo.
Quali elementi sono considerati nel controllo dell’Agenzia delle entrate?
L’attività di accertamento può prendere le mosse dall’acquisizione di elementi presso il contribuente (verifiche, ispezioni, accessi, richieste di documenti, questionari, ecc.) oppure dagli elementi in possesso dell’Agenzia delle Entrate (dichiarazioni, atti registrati, comunicazioni varie).
Le conclusioni di queste attività istruttorie vengono sempre portate a conoscenza del contribuente attraverso degli atti che, in maniera esaustiva, riportano la motivazione della pretesa, le maggiori imposte dovute, le sanzioni.
In questi stessi atti vengono rese note le modalità per sanare le anomalie riscontrate e per chiedere, nelle ipotesi in cui il contribuente abbia fondate ragioni per ritenere non corretta la pretesa dell’amministrazione, un intervento dell’ufficio per l’annullamento dell’atto in autotutela oltre alle modalità e ai tempi per difendersi davanti al giudice tributario.
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