Sostegni BIS: novità per Sport e Terzo Settore
Il Decreto Sostegni BIS porta con se alcune interessanti novità per associazioni sportive e terzo settore
I Contributi per il settore sportivo
Il passaggio parlamentare ha portato anche un contributo a fondo perduto a favore del settore sportivo.
In particolare, alle associazioni e alle società sportive iscritte nel registro del Comitato olimpico nazionale italiano e affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate o agli enti di promozione sportiva, che hanno per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi e, in particolare, di impianti natatori, è riconosciuto un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2021, per le spese sostenute dal 1° marzo 2020 fino alla fine dello stato di emergenza dichiarato con DPCM 31 gennaio 2020, per la gestione e la manutenzione degli impianti natatori, anche polivalenti, il cui utilizzo è stato impedito o limitato dalle disposizioni in materia di accesso alle strutture sportive, alle piscine e ai corsi e alle attività sportive a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
I criteri di accesso al contributo e di erogazione, le modalità e i termini di presentazione delle richieste di contributo saranno definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Sostegni BIS e Terzo settore
È stato incrementato di 60 milioni di euro, per il 2021, il Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore di cui all’art. 13-quaterdecies del decreto Ristori (D.L. n. 137/2020).
Per il 2021, una quota di 20 milioni a valere sul Fondo è destinata al riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore degli enti non commerciali residenti, degli enti religiosi civilmente riconosciuti, nonché delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (di cui all’art. 10 del D.Lgs. n. 460/1997) iscritte nella relativa anagrafe, titolari di partita IVA, fiscalmente residenti nel territorio dello Stato e che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, in regime diurno, semiresidenziale e residenziale a favore di anziani non autosufficienti e disabili, ancorché svolte da enti pubblici ai sensi dell’art. 74, comma 2, lettera b) del TUIR.
CONDIVIDI L'ARTICOLO: